Tonico Rosa Damascena di Antos
Il tonico è il prodotto di skin care più bistrattato e incompreso in assoluto. Quasi nessuno lo usa con regolarità e sono certa che molti saltino a cuor leggero questo passaggio, ritenendolo superfluo.
Una delle ragioni va forse trovata nella sua natura camaleontica. Dire “tonico“, infatti, trasmette solo una piccola quantità di informazioni in merito al tipo di cosmetico cui si sta facendo riferimento. E’ sicuramente un liquido da tamponare sul viso dopo la detersione e prima della crema, su questo siamo tutti d’accordo, ma all’atto pratico cosa fa? Una risposta univoca e al contempo esaustiva non è possibile perché i tonici possono avere proprietà radicalmente diverse a seconda della loro tipologia e dei loro ingredienti, ma allo stesso tempo non hanno una classificazione ampiamente riconosciuta come le creme viso. Questo, a mio avviso, genera confusione e la confusione non permette di capirne la reale utilità e la ragione per cui andrebbe invece sempre utilizzato.
Perché usare il tonico? Mettiamo qualche punto fermo
Con la detersione, il pH leggermente acido della pelle tende a spostarsi verso numeri alti, diventando neutro o persino basico. Questo è vero anche se non si usano detergenti, perché l’acqua stessa ha pH 7, cioè neutro.
Il tonico, qualunque tonico, ha il pregio di ripristinare il livello naturale, che si attesta attorno a un pH di 5.5.
Il pH misura il grado di acidità di una sostanza ed è indicato su una scala numerica che va da 0 a 14, dove 0 significa estremamente acido e 14 estremamente basico (o alcalino).
Mantenere il giusto pH è importante perché permette di preservare il mantello acido, ovvero la parte acquosa del film idrolipidico, che altro non è se non la barriera che la pelle crea per proteggere se stessa. Se il pH diventa basico, l’epidermide non secerne più abbastanza lipidi e non riesce a trattenere l’acqua necessaria a una corretta idratazione. Così la pelle finisce per seccarsi e diventa più sensibile e soggetta ad infezioni.
Il magico mondo dei tonici: quale scegliere
Attorno a questo compito chiave, il tonico ne svolge molti altri a seconda degli ingredienti che contiene. Ne esistono di idratanti, astringenti, esfolianti, anti-età, lenitivi e chi più ne ha più ne metta.
In questo profluvio di possibilità, il mio consiglio è di evitare i tonici che contengono alcol, perché a lungo andare tendono a seccare la pelle, e di preferire quelli a base di idrolati. Ne è un buon esempio il Tonico Rosa Damascena di Antos, di cui vorrei parlarti più nel dettaglio.
Recensione Tonico Rosa Damascena di Antos
La prima cosa che colpisce del Tonico Rosa Damascena di Antos è l’intenso profumo di rosa: se si chiudono gli occhi e si inspira sembra di essersi avvicinati a un fiore nel suo momento di massimo fulgore. Io lo adoro e lo trovo molto rilassante, ma se non ti piace questo genere di fragranza tienilo presente.
La consistenza è ovviamente liquida, e il prodotto può essere applicato in tre modi:
- Con l’ausilio di un dischetto di cotone. In questo modo si completa il processo di pulizia perché vengono rimosse le eventuali impurità residue.
- Vaporizzandolo sul viso dopo averlo trasferito in un contenitore spray, per massimizzare la sensazione di freschezza e poterlo utilizzare facilmente in ogni momento della giornata.
- Tamponato direttamente con le mani dopo averne versato sui palmi una modica quantità. Questo è il mio metodo preferito: non produce rifiuti e la sensazione di pelle contro pelle è molto rilassante.
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La formula contiene estratto di rosa damascena, ma non solo. Tra gli ingredienti funzionali emergono infatti anche gli estratti di:
- lupino, luppolo e ibisco, noti per il loro potere antiossidante;
- di orzo e di avena, dalle proprietà lenitive;
- di mirtillo e grano, rigenerante;
- di mela, albicocca per rassodare;
- di biancospino e ippocastano per agire contro le infiammazioni;
- di timo e uva ursina, che grazie al loro potere astringente chiudono i pori e migliorano la texture della pelle;
- di vitis vinifera, ottimo per combattere i segni del tempo e le sottili linee d’espressione.
Per un completo assorbimento serve meno di un minuto, al termine del quale il viso risulta morbido al tatto e più idratato. Anche la sensazione di pelle che tira si attenua e i trattamenti successivi ne traggono beneficio.
Reperibilità e prezzo del Tonico Rosa Damascena di Antos
Il Tonico Rosa Damascena è reperibile sul sito ufficiale Antos, su store on line specializzati in prodotti naturali qual è ad esempio Ecco-Verde, e in un lungo elenco di negozi fisici.
Da piemontese, permettetemi anche un po’ di sano campanilismo: se siete di zona o se state progettando una piccola vacanza, prendete in considerazione i bellissimi paesaggi del Monferrato. Oltre al relax e alle buone mangiate (e bevute), periodicamente c’è la possibilità di visitare i laboratori Antos grazie al progetto Laboratorio Aperto, durante il quale si può assistere alla produzione di alcuni cosmetici.
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Il prezzo, pari 9 euro per 125 millilitri di contenuto, è più alto rispetto a quello degli altri tonici del brand, ma questo è dovuto al pregio delle materie prime e resta comunque in linea con il costo di altri prodotti analoghi. Per me vale ogni centesimo, tanto più che applicandolo con le mani ne serve davvero poco quindi la spesa viene diluita su un lasso di tempo più ampio.
Sapevi che per produrre un chilo di essenza di rosa damascena servono 4 tonnellate di petali?
A chi lo consiglio
Mi sono trovata molto bene con il Tonico Rosa Damascena di Antos e lo consiglio a chi ha una pelle da normale a secca e a chi ha spento abbastanza candeline da sentire l’esigenza di aggiungere attivi anti-età ad ogni step della propria beauty routine.
Se hai una pelle ultra sensibile e che tende ad arrossarsi continuamente valuta anche il tonico rinfrescante, che contiene attivi mirati alle tue problematiche.
Se invece il tuo cruccio sono la lucidità e i pori dilatati potresti trovare maggiore soddisfazione utilizzando il Tonico Astringente, studiato per purificare le pelli miste e grasse.
Tu usi il tonico? Sempre-sempre? Confrontiamo le nostre esperienze (e la nostra pigrizia cronica) nei commenti qui sotto oppure su Instagram: se ti va, taggami come @beautycaseblog. Ti aspetto!
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