Arrivata in Italia nell’ottobre del 2011, Glossybox è diventata rapidamente un vero e proprio fenomeno beauty, ispirando concorrenti agguerriti e stimolando le iscritte alla partecipazione attiva attraverso canali social sempre aggiornati e curati.
Abbonata degli albori, avevo disdetto la mia partecipazione a marzo 2012, come azione contentiva delle spese in vista dei regali di Natale e per la delusione recata dall’ultima box ricevuta. Così, quando mi è stato proposto di ricevere ed offrire il mio parere sulla box di aprile ho accettato con piacere, curiosa di scoprire se forze e debolezze fossero rimaste inalterate o se fosse possibile riscontrare miglioramenti tangibili.
Non mi soffermerò sui dettagli dei prodotti contenuti, ormai già visti su molti altri blog, ma cercherò di affrontare un discorso di carattere più generale, cercando di redigere un duplice giudizio: il primo oggettivo, volto ad analizzare i fatti, ed il secondo soggettivo, viziato dalle mie caratteristiche e dal personale gradimento di colori e prodotti.
Il contenuto
Oggettivamente…
La Box risulta ben equilibrata, presentando la giusta alternanza di prodotti makeup e skin care.
Ottimo anche il tempismo: la crema snellente Matt consente di prepararsi alla prova costume, i doccia crema ed il gel doccia Kiotis, in formato travel, sono utili in vista di una minivacanza, il deodorante RSS è sensato in vista delle alte temperature estive (ammesso che il meteo voglia collaborare), le matite nere -questa è di Ynamica- non sono mai troppe e l’Intense lipgloss di Illamasqua è semplicemente… wow! Colore vivace, marchio molto apprezzato, professionale e d’alta gamma: un prodotto che, anche economicamente, vale da solo il prezzo dell’intera box.
Soddisfacente è anche il quantitativo: la box accoglie infatti quattro prodotti full size (crema snellente, deodorante e gloss) e due travel size (bagno doccia e gel doccia); decisamente meglio delle 5 minitaglie promesse da contratto.
Tra i tasti dolenti devo invece citare l’invio di box di differente composizione: alcune ragazze, ad esempio, non hanno ricevuto il gloss, restando profondamente deluse non tanto dal contenuto del proprio scrigno quanto dal paragone con ciò che era stato ottenuto dalle altre abbonate. Se le box fossero tutte uguali, avendo come variabili i soli colori del maquillage e le differenti tipologie di pelle, il gradimento sarebbe nettamente superiore. Mi rendo tuttavia conto di come questa ipotesi possa essere difficilmente perseguibile: molto dipende infatti dalle aziende e dal quantitativo di pezzi con il quale intendono partecipare al progetto, o almeno così credo. In breve: se le abbonate sono mille ed il brand X partecipa con novecento prodotti va da sé che 100 box saranno differenti rispetto alle precedenti. Razionalmente comprensibile, ma spesso frustrante per i clienti.
…Soggettivamente
Da un punto di vista meramente soggettivo devo ammeterlo: buona parte della mia soddisfazione fa leva sul gloss di Illamasqua, cui si affiancano i due profumatissimi gel doccia.
Pur avendo apprezzato l’inserimento di un deodorante –sì, non può essere classificato come prodotto di lusso e sì, può essere comprato al supermercato, ma… è utile!- ammetto di non essere rimasta entusiasta della tipologia roll-on, a mio giudizio meno igienica rispetto ai formati spray o con diffusore e, pertanto, impossibile da usare in comune tra più membri della famiglia.
La matita occhi nera non mi dispiace, ed anche se la mina è leggermente più dura rispetto alle mie scelte usuali non vi è ragione per non provarla: mi aspetto di essere sorpresa!
La crema snellente, dal canto suo, è finita nel mobiletto di mia mamma: la mia bilancia segna 45 chili e combattere gli accumuli di grasso non è esattamente una priorità; di certo la proverò per testarne il potere tonificante, ma non posso dire di essere vittima di un colpo di fulmine.
Insomma, in conclusione…
In conclusione
Nel complesso si tratta di una box intelligente ed interessante, che vale il suo prezzo, fermo restando le osservazioni già fatte sulle differenti versioni che convivono in uno stesso mese.
L’idea di base, ovvero la ricezione di uno scrigno di bellezza contenente 5 prodotti a sorpresa, continua a piacermi e non credo sia un mistero: il concept è straordinario, l’ho detto al suo debutto e l’ho confermato persino quando mi sono disabbonata; in più la possibilità di comporre una box personalizzata, miscelando i prodotti delle spedizioni passate è una possibilità che intriga e della quale prima o poi farò buon uso, magari per un regalo da spedire ad amiche che la distanza non mi permette di frequentare con assiduità. Sarebbe altresì piacevole (chissà se Miss e Mister Glossybox mi stanno leggendo) l’introduzione di box riservate esclusivamente ai prodotti di makeup o alla skin care del viso: sarebbe bello poter scegliere e credo accontenterebbe un po’ tutte.
Veniamo alla domanda cruciale: vale la pena abbonarsi?
Sì, ma con la consapevolezza che non sempre la box ricevuta sarà quella che avremmo scelto: capiterà di desiderare quel contorno occhi sbandierato da altri (gli stessi che, probabilmente, si staranno lamentando per non aver ottenuto quel rossetto che noi vorremmo invece lanciare dalla finestra).
Glossybox ha portato a casa mia alcuni prodotti che ho letteralmente odiato ed altri che, invece, sono stati una vera e propria scoperta -il colorfix di Mavala, giusto per citarne uno- ed altri che, per questioni di prezzo, non mi sarei mai arrischiata di acquistare in full size a scatola chiusa –la crema Payot è ancora nella mia lista “da comprare al primo aumento di stipendio”. A onor del vero vi sono stati anche mesi di completa delusione, con quantitativi minimi di prodotto o makeup dal colore improbabile, ma nel complesso e con il senno di poi il piacere della scoperta ha prevalso sugli aspetti deludenti e questo nuovo assaggio mi ha lasciato, oggi, la voglia di tornare nel novero delle abbonate. Forse non dal mese prossimo (sto facendo economia per un corso estivo à la Sorbonne) ma da quello successivo spero di poter ritagliare una quota del budget per questo autoregalo, forte della consapevolezza che disdire l’abbonamento è semplicissimo.
Voi siete abbonate? Cosa pensate di Glossybox in particolare e delle beauty box in generale?