Dal 14 gennaio la Royal Mail –le poste Britanniche- si è adeguata alle direttive dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile ed ha modificato le regole di trasporto di alcuni prodotti, tra i quali profumi e smalti, rendendo molto grigie le prospettive di noi consumatori d’oltremanica.
Cerchiamo di capire, documenti ufficiali alla mano, come sono cambiate le cose.
Cosa succede ai privati?
Non possono spedire internazionalmente smalti (ed anche le spedizioni nazionali sono sottoposte a restrizione). Attenzione, quindi, agli acquisti su Ebay.
Qui sotto un estratto della pagina “Prohibited goods” del sito ufficiale Royal Mail.
Per eliminare ogni dubbio le poste britanniche hanno realizzato un altro documento: international prohibitions and restrictions leaflet for consumers (cliccando sul link scaricherete il pdf completo), dove i nail polish sono presenti come categoria a se stante.
Cosa succede alle aziende
(soggetti con contratto business)?
Le aziende possono spedire su territorio nazionale un massimo di 4 bottiglie di nail polish contenenti un massimo di 30 ml di prodotto, fatte salve le regole di buon imballaggio.
Sono invece completamente vietate le spedizioni internazionali.
Seguiamo anche qui i vari passaggi.
La pagina Royal Mail di nostro interesse è quella relativa alle informazioni sugli oggetti proibiti per i clienti business (information on prohibited goods for business customers), nella quale ritroviamo la categoria “Vernici a base d’acqua e simili”.
Da quanto riportato si evince che i possessori di contratto business possono spedire internazionalmente fino a 4 confezioni di prodotto, ciascuna delle quali contenente massimo 150 ml.
E’ evidente, tuttavia, come i nail polish possano rientrare solo in parte in tale categoria, essendo a base di solvente, ed infatti Royal Mail si preoccupa di dare ulteriori specifiche attraverso il documento “prohibitions and restrictions guide for contract and business customers”, dal quale è tratta l’immagine sottostante.
I termini della questione sono chiari:
“Spedizioni nazionali: YES
Spedizioni internazionali: NO”
Le aziende non possono spedire internazionalmente smalti attraverso Royal Mail e le spedizioni nazionali risultano comunque sottoposte a limiti restrittivi.
Come mai le regole sono cambiate?
Il regolamento attuale è nato dall’esigenza di soddisfare le Istruzioni Tecniche per il trasporto sicuro delle merci pericolose via aria rilasciate dall’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile.
Molto rumore per nulla?
Ahimè è tutto vero: il regolamento è in vigore ed i controlli hanno già fatto i primi danni. Una blogger inglese si è vista recapitare una lettera che la informava sulla distruzione del pacco da lei spedito ed anche una ditta seria come A England è incorsa nel medesimo incidente.
Non basta spedire con un altro corriere?
Bella domanda. Le restrizioni al trasporto delle merci pericolose non sono un’iniziativa Royal Mail, bensì un adeguamento alle direttive dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (che, come abbiamo detto, è un ramo dell’ONU), è dunque probabile coinvolga ogni trasporto merce per via aerea quale che sia il vettore.
Ne conseguirebbe la sola possibilità di trasporto via nave/terra. Non solo: il rischio è che anche i voli passeggeri vi vengano sottoposti.
Si tratta ovviamente di un’interpretazione personale, cui si associa la più completa ignoranza (non sono riuscita a trovare tale dato) sui tempi di adeguamento alla direttiva.
I miei dubbi
Lo ammetto, una tale stigma nei confronti degli smalti mi ha oltremodo sorpreso ed ha fatto sorgere alcune domande:
– Cosa succede alle merci provenienti da un altrove non meglio specificato ma in transito nel Regno Unito?
– Perché un aereo che trasporta più di 100 passeggeri può trasportare in stiva smalti, dopobarba, lacche, profumi ed uno che trasporta merci no? La sicurezza degli aerei passeggeri è meno importante?
– Essendo l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile un organo dell’ONU, queste normative verranno presto adottate a livello globale?
Voi cosa ne pensate?
Quello che non mi spiego è che i siti UK continuano bellamente a vendere smalti
Credo abbiano trovato un accordo per il trasporto di merci pericolose, magari con un trasportatore diverso da Royal Mail :)
A England sta avendo tutt’ora molti problemi proprio a causa delle spedizioni andate perse :(
io avevo fatto un ordine contenente smalti sul sito inglese BeautyBay.com .. sono anni che acquisto da loro e scelgo sempre la sped. non tracciabile perchè è gratuita.. mai avuto problemi, anzi a volte gli ordini mi arrivavano dopo nemmeno una settimana dal pagamento, al massimo 10 giorni ma non di più.. tranne appunto quest’ordine fatto il 6 febbraio scorso e mai arrivato!! Dopo un mese, e dopo aver letto questa notizia degli smalti, ho chiesto il rimborso.. fortunatamente avevo pagato con Paypal quindi ho aperto direttamente la controversia e dopo quella mi hanno dato ascolto e mi hanno rimborsato.. ma so di ragazze che hanno ordinato il mio stesso giorno o addirittura qualche giorno prima (sempre ordini contenenti smalti) e che stanno ancora aspettando..
sono senza parole
e tutto questo per cosa?
che bel mondo di schiavi stanno creando
Come al solito casco dal pero! La tua spiegazione è davvero chiara ed esauriente ma le mie perplessità ricalcano le tue…
Guarda io non capisco il senso di tutto ciò! A questo punto dovrebbero proibire tutto ciò anche nei voli civili! Boh…le leggi a volte sono strane! Un bacio
Oh finalmente qualcuno che prende la questione e la risolve in modo preciso e chiaro *_* complimenti, è veramente un post ben fatto ♥
Tra l’altro i tuoi dubbi sono anche i miei, ci sarà da approfondire ^^
ho le stesse tue perplessità. Avevo letto lo stato fb di A England ma pensavo ad un’iniziativa di Royal Mail, non di tutta l’Aviazione!