Fanciulle dai capelli sfibrati venite a me!
Lo so, non siete abituate a leggermi così entusiasta, soprattutto se l’oggetto della discussione è un trattamento per capelli, argomento per me spinoso. D’altra parte essere esigenti è un nostro diritto di consumatrici.
Giunto a casa mia in una delle prime la Glossy Box, il Kit HAIRMED Ricostruzione Cheratina aveva ricevuto un’accoglienza tiepida: i miei capelli erano tanti (troppi) e forti e non avevano alcun bisogno di essere ricostruiti. Avevo dunque sentenziato che non ne avrei fatto uso, eleggendo contestualmente mia madre a cavia ufficiale. La somma genitrice ha tergiversato per mesi, preoccupata all’idea del tempo che le sarebbe stato richiesto, e le tre boccettine sono rimaste nel mio sovraffollato antro dei prodotti per capelli.
Forse per vendicarsi della miriade di lamentele sulla difficoltà di trovare una routine decente o forse per reazione ad un periodo stressante, il mio cuoio capelluto ha affrontato un periodo di estrema difficoltà: come ho detto in altri contesti mi sono recata da un dermatologo, dal cui studio sono uscita con una cura che ha sì migliorato la situazione, ma ha anche sfibrato immensamente le lunghezze. Niente doppie punte, per fortuna, ma una visibile riduzione della luminosità e una secchezza sempre più accentuata.
Sono dunque corsa ai ripari riesumando il trio Hairmed e, devo ammettere, sono rimasta entusiasta: i capelli sono diventati più forti e lucidi restando al contempo leggerissimi, con l’unico neo di un lieve effetto antistatico sparito in occasione dello shampoo successivo. Insomma, per me è stata una vera scoperta.
Non solo: il timore di un procedimento lungo un intero pomeriggio è risultato infondato e con l’aiuto di una seconda persona la mia routine si è allungata di appena mezz’ora.
Ma andiamo con ordine, evidenziando le caratteristiche del prodotto e le difficoltà incontrate.
Bagno Eudemico Volumizzante B6
Non fatevi impressionale dal nome: è semplicemente uno shampoo molto delicato, dal profumo leggero e dalla consistenza a metà tra il liquido ed il gelatinoso. Inizialmente potrebbe darvi l’impressione di non generare molta schiuma, ma è solo questione di tecnica: non cedete alla tentazione di aggiungere altro prodotto, ma cercate di emulsionarlo lasciando cadere sul capo un po’ d’acqua prima di massaggiare nuovamente; in alternativa vi suggerisco di allungare preventivamente lo shampoo, servendovi di un contenitore a parte (i vasetti di yogurt vuoti sono un must). Vi assicuro che una piccola quantità è sufficiente per una detersione efficace, anche se avete capelli lunghi fino a metà della schiena.
Fluido Ricostruttore Volumizzante R3
Siamo giunte al cuore del trattamento, il passaggio da cui dipenderà la riuscita dell’intera operazione. Per poter applicare il liquido è necessario asciugare i capelli fino a quando non risulteranno appena umidi, operazione che può essere svolta con l’ausilio di un phon o in modo naturale, lasciando la chioma all’aria.
A questo punto arriva il momento clou, per il quale sarebbe bene munirsi di pettine a coda per dividere le ciocche l’una dall’altra, di qualche pinza e, se possibile, di un’amica o parente accondiscendente o ricattabile. Io, come già detto, ho assoldato mia madre. Intendiamoci: l’operazione può essere svolta in completa autonomia, ma un paio di mani in più e due occhi capaci di guardare comodamente il retro della nostra testolina rappresentano un ottimo aiuto.
Dividete i capelli con la coda del pettine: raccogliete la parte superiore e fissatela con una pinza, quindi procedete applicando il prodotto. Quando avrete terminato non vi resterà che togliere la pinza, liberare un altro strato di capelli e così via. Ad un certo unto potrebbe risultare utile dividere la chioma non solo in orizzontale ma anche in verticale, imitando Mortisia Addams con la sua riga in mezzo ed affrontando separatamente le parti destra e sinistra del capo.
L’unico problema che potreste incontrare è la consistenza appiccicaticcia del Fluido Ricostruttore, che finirà per aggiungerà un grado di difficoltà alle operazioni di divisione in ciocche. Ecco perché quattro mani sono meglio di due: le vostre resteranno pulite e potrete aiutare la vostra parrucchiera improvvisata.
A questo punto è necessario asciugare i capelli servendosi di una fonte di calore: casco e phon sono strumenti parimenti adeguati, con una lieve preferenza nei confronti del primo che vi lascia padrone di entrambe le mani consentendovi di leggere, sfogliare una rivista, fare l’uncinetto o qualunque altra attività voi vogliate. Avendo da poco pianto la dipartita del mio, ho optato per il phon, procedendo fino a completa asciugatura. Questa fase è fondamentale per la riuscita del trattamento: è il calore, infatti, a sollevare le squame dei capelli, permettendo al prodotto di penetrare il profondità e di portare a compimento la ricostruzione.
Al termine di questo passaggio, della durata di circa mezz’ora, i vostri capelli risulteranno irrigiditi e un po’ stopposi, ma niente paura: è normale ed ora non vi resta che attendere qualche minuto, così da far abbassare nuovamente la temperatura delle lunghezze e far richiudere le squame, per poi risciacquare abbondantemente.
Maschera Essenziale N5
Dopo essere stati sottoposti a due lavaggi ed a due fonti di calore in così breve tempo, i capelli hanno bisogno di idratazione ed è proprio questo l’apporto della Maschera Essenziale. Nonostante il profumo medicinale piuttosto intenso non la renda molto attraente, i risultati straordinari me la fanno amare: lascia i capelli leggeri e morbidissimi anche utilizzandone un’esigua quantità. Se Hairmed riuscisse a migliorarne la profumazione salterebbe sicuramente in cima alla mia classifica!
Il bagno eudemico ha un costo pari a 14 euro per 200ml di prodotto, il fluido ricostruttore alla cheratina ci farà spendere 23 euro per 100ml mentre il cartellino della maschera essenziale riporta 18,50 euro per confezione da 250ml. Sul sito ufficiale di HAIRMED esiste, tuttavia, un kit comprensivo dei tre prodotti per un totale di 55 euro.
A ridimensionare il costo, decisamente non basso, interviene tuttavia una valutazione sulla quantità da utilizzare per ciascun trattamento: una boccetta da 50ml può essere, a mio giudizio, sufficiente a tre applicazioni su capelli lunghi fino a metà schiena. Il fluido ricostruttore risulterebbe ad esempio sufficiente per 6 applicazioni cioè, volendo seguire i consigli d’uso, per sei mesi . Questo mi porta a valutare positivamente il rapporto qualità-prezzo-efficacia, spingendomi a voler ripetere l’acquisto non appena terminati i campioni prova.
Voi cosa ne pensate? Avete già provato dei trattamenti alla cheratina? Se sì, come vi siete trovate? E se no, vi piacerebbe sperimentarli?
Chi lo prova, lo ricompra….. Testato sia online che in negozio.
Io ho provato questo trattamento 3 mesi fa, acquistandolo su cheratina.it, mi sono trovata bene anche perchè non è un trattamento stirante ma di ricostruzione, io ho i ricci e questo trattamento me li ha rinvigoriti molto.ciao