Al settore capelli sono riservati sei padiglioni, dal numero da 31 al numero 36. Nell’organizzare la visita tenete ben presente i giorni di chiusura settimanale dei parrucchieri: il lunedì le corsie si trasformano in gironi infernali, caldi ed affollati, e girare diventa un’agonia più che un piacere.
Se siete interessate all’acquisto di mollette, cerchietti, extension o altri accessori recatevi nel padiglione 34, collocato al secondo piano subito sopra il padiglione 33, ma preparatevi a lottare strenuamente: si tratta, per la mia personale esperienza, del più caotico della fiera, tanto da indurmi a fuggire per il caldo e la mancanza d’aria. Se potete, meglio visitarlo di venerdì o di sabato.
Se il vostro interesse è invece rivolto alle attrezzature, ai prodotti di consumo o alle nuove tendenze dedicatevi agli altri padiglioni.
Nel padiglione 31 troverete lo stand Moroccanoil, dove vi verrà offerta una graziosissima borsa in plastica azzurra contenente due campioncini dei prodotti top del marchio: Maroccanoil Treatment e Moroccanoil Light Treatment per capelli fini o chiari. Si tratta di un olio protettivo e ristrutturante, balzato tempo fa agli onori della cronaca youtubiana e finito al centro di un aspro dibattito: chi lo ama non vi rinuncerebbe per tutto l’oro del mondo, chi lo odia punta il dito contro l’INCI non totalmente verde e ritiene che allo stesso prezzo si possa trovare molto di meglio. Abbandonando il dubbio amletico sulla bontà del prodotto e tornando alla borsa omaggio, aguzzate la vista questa estate, in spiaggia: la maggior parte delle ragazze, me compresa, ha dichiarato di trovarla perfetta come borsa da mare, attente quindi agli scambi involontari. Se non altro sarà piacevole ritrovarsi a parlare del Cosmoprof con la vicina d’ombrellone.
Il padiglione 31 ospita anche l’enorme stand di GHD, al cui interno trova posto un vero e proprio studio televisivo: il palco, molto grande, è attorniato da numerose sedie e da telecamere professionali che riprendono gli spettacoli per trasmetterli sui grandi schermi ai lati esterni dello stand, visibili anche a chi sta solo percorrendo il corridoio. Un vero capolavoro! Tra un sospiro di ammirazione e l’altro (la voglio anch’io, una telecamera così!) mi sono avvicinata ad uno dei parrucchieri presenti ponendogli una domanda piuttosto sfacciata: “Cos’ha una piastra GHD di diverso dalle altre? Perché dovrei spendere 170 euro contro i 30 delle piastre del grande magazzino dietro casa?”
La spiegazione è stata interessante e molto curata, con dettagli tecnici resi semplici anche per le orecchie di una tecno-impedita come me: se siete curiose di capire se vale la pena di fare l’acquisto dovrete avere un po’ di pazienza: c’è veramente molto da dire, quindi… articolo in arrivo.
Nel frattempo ecco qui alcune foto della nuova limited edition: non è splendida?
La scoperta più interessante, tuttavia, l’abbiamo fatta al padiglione 35, dove siamo rimaste letteralmente catturate da Jungle Fever, una linea di prodotti destinati ad una donna moderna e sicura di sé, che si sente a suo agio in ogni situazione, sa quello che vuole e non considera disdicevole cercare di ottenerlo: un’icona cui è auspicabile ispirarsi. Così il packaging si modella su un gusto simile a quello delle passerelle di Roberto Cavalli e Dolce e Gabbana, dove il nero glamour si combina con stampe animalier e sapienti tocchi di colore.
Jungle Fever propone centotrenta tonalità di tinta, quattro linee dedicate all’hair care, una dedicata allo styling and finishing, due trattamenti rigeneranti del capello, una terapia riequilibrante per il cuoio capelluto ed una pubblicazione semestrale, Jungle Mood, che si propone di accompagnarci durante gli appuntamenti milanesi della settimana della moda.
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Lo stand riusciva a veicolare con grande chiarezza il temperamento della donna Jungle, creando un ambientazione quasi onirica, composta da luci soffuse, filmati proiettati su schermi di tulle, una sedia da parrucchiere in finto coccodrillo per le dimostrazioni pratiche e, come colonna sonora, una violinista d’avanguardia sulle cui note si muovevano i corpi di tre ballerini.
Devo ammetterlo, si è trattato di un colpo di fulmine, tanto da rimandarvi ad un prossimo articolo per potervi raccontare tutto nel dettaglio. Naturalmente ci sarà anche un video, con tanto di filmato delle esibizioni artistiche: pazientate e sarete premiate.
Altro stand degno di nota è quello di Davines, azienda attenta all’ecosostenibilità non solo dei suoi prodotti ma anche dei saloni aderenti, cui fornisce qualche piccolo consiglio per ridurre il proprio impatto ambientale. Costruito di legno e foglie, lo spazio espositivo ha attirato un gran numero di visitatori, incuriositi dall’idea di poter ottenere uno shampoo personalizzato: dopo aver odorato una serie di fragranze veniva infatti data la possibilità di far addizionare la preferita ad una base lavante, così da tornare a casa con una boccetta di prodotto sentita come unica e speciale. Davvero una bella idea, complimenti! Ho avuto modo di parlare con un ragazzo dell’ufficio stampa e richiederò presto altre informazioni per potervi illustrare meglio la filosofia ambientalista di questo brand e dei saloni che si sono uniti lungo la medesima strada.
Altri padiglioni dei quali abbiamo parlato:
Cosmoprof Bologna: Introduzione e Padiglioni Unghie (parte 1 di 6)
Cosmoprof Bologna: Padiglioni Internazionali (parte 2 di 6)
Cosmoprof Bologna: Hair, Padiglioni Capelli (parte 3 di 6)
Cosmoprof Bologna: Padiglioni Cosmoprof Nature (parte 4 di 6)
Cosmoprof Bologna: Profumeria e Cosmesi e Profumeria Selettiva (parte 5 di 6)
Cosmoprof Bologna: Beauty e Cosmopack (parte 6 di 6)
E non dimenticarti di guardare i video sul canale youtube:
Grazie, sicuramente torner?. Geremia Barese
Salve ragazzi, complimenti per il sito xkè è davvero una bomba… lo visiterò spesso… ciauuuu